UNCEM PIEMONTE UNIONE NAZIONALE DEI COMUNI DELLE COMUNITA' E DEGLI ENTI MONTANI
Delegazione Piemontese

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Balme, il più piccolo ed elevato comune delle Valli di Lanzo, per primo in Piemonte, è stato accolto nel prestigioso circuito dei “Villaggi degli Alpinisti” (Bergsteigerdorfer). La candidatura promossa due anni fa dal CAI tramite l’Unione delle Sezioni del Canavese, Valli di Lanzo (Intersezionale CVL) ha avuto dunque il successo sperato: “La notizia giunge in un momento difficile per tutti – afferma il sindaco Gianni Castagneri – e valorizza a maggior ragione quei territori che come il nostro puntano sulle attività sostenibili, all’aria aperta e a contatto con la natura. Quando la pandemia sarà soltanto un ricordo Balme sarà pronto, con i suoi sentieri, le sue strutture, le sue particolarità, ad accogliere quanti ne apprezzano la sua schietta genuinità”.
La selezione dei Villaggi degli Alpinisti non avviene per caso, bensì attraverso precisi criteri d’ammissione, come la presenza di scenari ricchi di fascino, ambienti di interesse alpinistico e paesaggi culturali e naturali intatti, non deturpati dalle grandi infrastrutture. Tra tali criteri ha particolare rilevanza anche la volontà e l’impegno delle comunità locali di perseguire uno sviluppo turistico sostenibile in termini ambientali e sociali.

“Balme dimostra che un nuovo modello di turismo è possibile – commentano Marco Bussone e Roberto Colombero, Presidenti Uncem nazionale e Uncem Piemonte – Al centro di questo percorso vi è il territorio, nel pieno della transizione ecologica, ma soprattutto vi sono le comunità che plasmano il loro futuro, accoglienti e capaci di generare sviluppo inclusivo”.

Il territorio di Balme è circondato da montagne che hanno fatto la storia dell’alpinismo, la Ciamarella, la Bessanese, l’Uia di Mondrone. Vi nacque Antonio Castagneri, Tòni dei Toùni, una delle prime guide alpine italiane, ricordato per le sue numerose prime ascensioni e per aver avviato alla professione alpinistica schiere di compaesani. A questa epopea il paese ha dedicato l’Ecomuseo delle Guide Alpine, nel quale si racconta la storia antica dell’insediamento di una piccola comunità, della sua gente e del rapporto con le sue montagne.

“I Villaggi degli Alpinisti si trovano generalmente lontano dai grandi centri o si nascondono in fondo alla testata di una valle. Dagli amanti della montagna e dagli alpinisti sono conosciuti infatti soprattutto grazie al passaparola tra intenditori – afferma Ludwig Wolf, ex sindaco di Johnsbach im Gesäuse e grande sostenitore dell’iniziativa – non si viene per caso in un Villaggio degli Alpinisti”. I 35 comuni che ne fanno parte ne condividono alcuni principi fondamentali: l’incentivazione di forme di turismo montano sempre più rispettose dell’ambiente e la promozione di sport di montagna più vicini alla natura. Il
supporto verso le aree più isolate e strutturalmente deboli. La sensibilizzazione degli iscritti delle associazioni alpinistiche a comportamenti sostenibili (per esempio, viaggiare in modo rispettoso dell’ambiente) e di attenzione alle peculiarità del paesaggio e alla bellezza dell’essenzialità. Il valore aggiunto per i paesi che entrano nella rete dei Villaggi degli Alpinisti non è soltanto l’aumento di visibilità dato dal presentarsi come destinazione di montagna a un pubblico di oltre 2,5 milioni di iscritti alle associazioni alpinistiche. Ma è anche l’invito ad orientarsi sempre più verso un turismo sostenibile, con conseguenti effetti positivi sull’agricoltura, sugli esercizi commerciali, sul traffico e sullo sviluppo delle comunità locali. All’interno della rete internazionale dei Villaggi degli Alpinisti vi è infatti un confronto costante su quali strategie i paesi e le regioni possano mettere in pratica per il futuro. Nelle giornate del 9 e 10 ottobre Balme verrà ufficialmente inserito nella rete dei Villaggi degli Alpinisti con una festa per celebrarne l’adesione.