UNCEM PIEMONTE UNIONE NAZIONALE DEI COMUNI DELLE COMUNITA' E DEGLI ENTI MONTANI
Delegazione Piemontese

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#CASTAGNOPIEMONTE | LA STRATEGIA PER UNA NUOVA CASTANICOLTURA | PROGETTO PSR 2014-2020 MISURA 16.2.1.

La custodia del germoplasma, della biodiversità, la gestione del vivaio Gambarello, le visite guidate all’arboreto, la lotta al bacato, al cancro e agli scolitiodi, la limitazione degli stress causati dal cambiamento climatico, il miglioramento genetico, le nuove tecniche selvicolturali per il bosco, l’assorbimento della Co2 con le piante in boschi gestiti e certificati, l’uso del legno per le costruzioni e per nuovi pezzi di arredo. E naturalmente la diffusione del frutto in tutte le filiere alimentari possibili.

La castagna e il castagno, frutto e legno che diventano punti avanzati dell’economia della montagna. Queste e altre azioni – fino alla certificazione Unesco dei boschi di castagno piemontesi – sono al centro della nuova attività del Centro di Castanicoltura del Piemonte, grazie alle strategie messe in campo da #CastagnoPiemonte.

Ci hanno lavorato, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, Comune di Chiusa di Pesio, tanti altri Enti locali e Unioni montane con Uncem Piemonte, segherie e imprese della filiera del legno, Dottori forestali, Ordini professionali, Consorzi, produttori di castagne, imprese di giovani motivati e carichi di proposte nelle quali tradizione e innovazione si fondono.

Frutto, legno, paesaggio e ambiente. Dobbiamo dare valore al prodotto legno e sul frutto bisogna fare di più, per sostenere le tante imprese che scommettono sul settore, come fonte primaria di reddito e come integrazione. Ne sono un esempio Marco Bozzolo, di Viola, determinato e acuto produttore in Alta Val Tanaro con la “Garessina”, azienda agricola dal marketing dolce ma forte, chiaro, efficace, o anche la Cooperativa La Maruna della Val di Susa, sotto la guida di Paolo Chiaberto di Villar Focchiardo. Accanto a loro, Sindaci e Unioni montane che devono credere e investire nel settore. Lo confermano Giorgio Ferraris, primo cittadino di Ormea, Alessandro Ingaria di Priero, Claudio Baudino, neoassessore di Chiusa di Pesio da qualche mese al posto del compianto Andreino Ponzo, animatore instancabile del vivaio Gambarello e delle azioni a beneficio della filiera del castagno. Molti anche i Gal, Gruppi di Azione locale che stanno investendo su frutto e legno. Un percorso da incentivare.

Sul frutto, sull’uso della castagna e sulla valorizzazione economica del prodotto, si giocano le grandi sfide. Base per chi produce, due euro al chilogrammo fresche, una buona base di vendita per le castagne. I custodi dei castagneti come Ettore Bozzolo di Viola ci mostrano quale grande patrimonio storico-culturale abbiamo in mano. Partiamo da questo. Cultura prima di tutto. E lavoriamo, con la sintesi di Uncem per dare il giusto valore al prodotto. Dobbiamo far mutare queste filiere, a nostro vantaggio. Il nostro prodotto non ha pari. Azione determinata su questi e altri fronti, per modificare approcci e strategia al nostro frutto. Ricchezza che va costruita e alimentata, riconosciuta.

________ SCOPRI IL PROGETTO SUL SITO INTERNET https://centrocastanicoltura.org/

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 Programma di sviluppo rurale 2014-2020 

Misura 16 “Innovazione e cooperazione” 

Operazione 16.2.1 “Sostegno a progetti pilota ed allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare ed in quello forestale” 

Progetto: #CASTAGNOPIEMONTE 

COOPERAZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL MASTERPLAN CASTAGNO PIEMONTE 

___Capofila: 

DISAFA Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari – Università di Torino 

___Partner di progetto: 

UNCEM Unità Nazionale Comunità Enti Montani 

Ente di Gestione Aree Protette Alpi Marittime 

Comune di Chiusa Pesio 

Ansaldi Roberto 

Azienda Agricola Viale Paolo 

Azienda Forestale Faletti 

Azienda Agricola Forno Adriano 

Jacopo Rossi 

Punta Lera S.C. 

FORTEA s.r.l. s.t.p. 

Vivai Bassi