UNCEM PIEMONTE UNIONE NAZIONALE DEI COMUNI DELLE COMUNITA' E DEGLI ENTI MONTANI
Delegazione Piemontese

Seguici su:

Si chiama “Reaction” ed è un living lab, un laboratorio inclusivo, per la gestione delle biomasse residuali dopo potature, raccolta, gestione dei castagneti. Per evitare abbruciamenti e favorire la transizione a sistemi competitivi, circolari e resilienti. Li studia il progetto coordinato dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, con il Centro nazionale di Castanicoltura di Chiusa Pesio, finanziato dalla Regione Piemonte.

Tutti invitati, con il progetto Reaction, sabato 6 aprile in castagneto a Corio. Con l’Associazione Sentieri della Val Malone, tra le più vivaci realtà di valorizzazione del territorio, comunitaria e inclusiva, l’appuntamento è per tutti gli interessati a castagneti e a gestione forestale alle ore 10 in zona Case Dottora/Macari. Con mezzi evoluti e innovativi, ci saranno i partner di progetto, tra i quali la Cooperativa Punta Lera e la Cooperativa Silva. In forze, tutti gli esperti del DISAFA, Docenti universitari tra i più esperti a livello nazionale guidati dai proff. Gabriele Beccaro e Gabriella Mellano. A sostenere la giornata, anche la Parrocchia di Corio San Genesio Martire e l’Uncem.

I partecipanti potranno confrontarsi con i Docenti universitari, assistere a dimostrazioni in campo, alla potatura acrobatica di antichi castagneti, dialogare tra produttori e hobbisti. “Dopo una importante giornata nel monregalese, due settimane fa con oltre duecento partecipanti, le Valli di Lanzo diventano protagoniste del cambiamento – spiega Gabriella Mellano – I castagneti in questi territorio sono essenza e tradizione, futuro e opportunità. Le terre di mezzo hanno nel castagno l’albero del pane, le Valli di Lanzo vedono importanti investimenti di Gal e Unioni montane. Ora facciamo un nuovo passo, a Corio, con dimostrazioni in campo e mostrando l’operatività di macchine e persone che sono a disposizione di professionisti e hobbisti. Reaction è un progetto finanziato dalla Regione che dimostra come proprio la Regione creda nel castagno, 200mila ettari in Piemonte, per dare valore al territorio e rimettere in vita pezzi di boschi abbandonati. L’Associazione Sentieri, che ringraziamo come Disafa, sta facendo un validissimo esemplare lavoro che vale la pena di sostenere. L’Università farà la sua parte. Ci vediamo il 6 aprile a Corio!”.