UNCEM PIEMONTE UNIONE NAZIONALE DEI COMUNI DELLE COMUNITA' E DEGLI ENTI MONTANI
Delegazione Piemontese

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Uncem Piemonte ha assegnato, con una cerimonia ospitata alla SAA, School of Management dell’Università di Torino, i premi per le migliori tesi di laurea sulla montagna. Nove premi, di cui sette in memoria di Sindaci e Amministratori defunti negli ultimi tre anni, uno alla memoria di Edoardo Martinengo, già Presidente nazionale Uncem, e uno nel 70esimo anniversario di Uncem nazionale.

Eccoli, tutti i premiati:

Francesco Archidiacono (di Ariano Irpino), laureato al Politecnico di Torino, Corso di laurea in Igegneria Energetica e Nucleare, riceve il premio per il 70esimo anniversario di fondazione dell’Uncem. La sua tesi è dedicata a un “Sistema di teleriscaldamento di Luserna San Giovanni: analisi dell’esercizio, degli sviluppi futuri e calcolo del fattore di conversione dell’energia primaria”.
Daniele Bottero (di Roccaforte Mondovì), laureato all’Università di Torino, al Corso di Laurea in Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia, riceve il premio alla memoria di Edoardo Martinengo, consegnato dalla figlia Maria Teresa Martinengo, Giornalista, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. La tesi di Bottero su “Smart Village: una prospettiva di sviluppo per le Terre Alte”.
Camilla Nicolini (di Roma) e Chiara Valci (di Crodo) ricevono da Uncem il Premio alla memoria di Lido Riba, già Presidente della Delegazione regionale del Piemonte e Consigliere regionale. A consegnarlo, la moglie Luciana e i figli Valeria ed Emiliano. Si sono laureate al Politecnico di Torino, in Architettura per il progetto sostenibile, con una tesi di laurea sul “Progetto di riqualificazione dell’ex villaggio idroelettrico di Morasco. Un nuovo scenario per l’Alta Val Formazza”.
A Pietro Giraudo (di Chiusa di Pesio), il premio alla memoria di Ugo Boccacci, già membro della Giunta Uncem e Presidente della Comunità montana Alpi del Mare. “Il contributo dell’ente di gestione delle aree protette delle Alpi Marittime all’economia locale”, il titolo della tesi presentata all’Università di Torino, al Corso di Laurea di Economia per l’ambiente e la sostenibilità. A consegnare il premio, i famigliari di Boccacci.
Va a Caterina Piergiovanni (di Torre Pellice) il premio alla memoria di Pierangelo Carrara, già Sindaco di Boccioleto e Presidente della Comunità montana Valsesia. Si è laureato al corso di laurea in Geografia e Scienze territoriali, con una tesi su “Come si può vivere in questi luoghi? Geografie e strategie di vivibilità nel contesto alpino. Il caso di Campolasalza a Massello”.
Dario Ruotolo (di Torino), Gemma Santoro (di San Mauro), Gioele Rossi (di Badalucco), laureati al Politecnico di Torino al corso di laurea in Architettura per il progetto sostenibile, ricevono il premio alla memoria di Giuseppe Panaro, già Sindaco di Castelletto d’Erro, con una tesi su “Curtivà. Percorsi di rigenerazione territoriale nelle Alpi Liguri. Il caso della Valle Argentina e del Borgo di Ciabaudo”.
A Valentina Santoro (di Specchia) il premio alla memoria di Mauro Berretta, Sindaco di Cremolino. Hanno studiato al Politecnico e si sono laureate al corso di Architettura e Design. Tesi su “An ògni gir de stra – analisi del sistema di fortificazioni e sentieri militari nell’area del Passo della Gardetta (CN). Studio comparativo tra fonti cartografiche storiche e tecnologie”
A Paola Zenoni (di Peveragno) il premio intitolato a Mario Malan, già Sindaco di Angrogna. Si è laureata in Antropologia culturale ed etnologica all’Università di Torino, con una tesi su “Andata e ritorno. Flussi transfrontalieri sulle Alpi sud-occidentali”.
A Fabiana Marino (di Cuneo) il premio alla memoria di Luciano Abate, già Sindaco di Vigone. Tesi su “Test di germinazione, analisi di metaboliti bioattivi e dna barcoding di specie fitoalimurgiche pedemontane”, al Corso di laurea in Biotecnologie vegetali dell’Università di Torino.

Della commissione di valutazione, insieme con il Presidente Uncem Piemonte, Roberto Colombero hanno fatto parte cinque professori universitari piemontesi: Federica Corrado, docente di Urbanistica al Politecnico di Torino, Gabriella Mellano, tecnico di Ricerca al DISAFA dell’Università di Torino, Filippo Monge, Professore di Economia dell’Università di Torino, Michele Antonio Fino, Professore di Diritto Romano dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Luca Battaglini, Professore al DISAFA dell’Università di Torino. E cinque Sindaci e Amministratori locali di Enti montani: Paola Vercellotti, Consigliere comunale di Callabiana e membro della Giunta nazionale Uncem, Diego Mele, Sindaco di Borgone di Susa e membro della Giunta Uncem Piemonte, Ernestina Assalto, Assessora di Lanzo Torinese, Igor De Santis, Sindaco di Ingria e Vicepresidente Uncem Piemonte, Mauro Vignola, Sindaco di Bobbio Pellice e membro della Giunta Uncem Piemonte, Maria Teresa Martinengo, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Alla premiazione – insieme con i membri della Commissione – sono intervenuti anche il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone e il Direttore della SAA Davide Caregato, con il quale Uncem e Corep realizzano il Master sulla Montagna, giunto alla terza edizione nel 2023.

“È stata una occasione veramente importante ed emozionante – sottolineano Marco Bussone e Roberto Colombero – nella quale si sono incontrate generazioni e siamo riusciti a ricordare chi ci ha preceduto, guidandoci, con chi oggi lavora su questi temi, li studia, li indaga. Abbiamo raccolto 41 tesi di laurea e siamo stati sorpresi da molto fermento impensabile solo dieci anni fa. La montagna non è chiusa. È aperta e inclusiva. Chi lavora sui territori, con tutti i loro flussi, non è isolato e in una riserva indiana. La maggior parte degli studenti che hanno trasmesso le tesi non abitano in un contesto montano. Non per questo i loro lavori sono meno significativi, anzi decisivi per il futuro della montagna. Importanti anche per Sindaci e Amministratori locali. Non ne dobbiamo essere indifferenti. Occorre lavorarci e muovere ulteriori azioni di ricerca, studio, con tutte le Università piemontesi e italiane che hanno messo la montagna al centro delle loro attività”